martedì, gennaio 30, 2007
" il sito dell'isia non è fruibile (sezioni sparse a casaccio,tassonomica completamente sballata)
non è accessibile: con firefox (non oso immaginare con altri browser tipo opera o konqueror) non si vedono metà dei contenuti, quando si vedono, sono formattati con testi sovrapposti, animazioni in flash che fanno un gran casino con div e livelli che non sono stati progettati in maniera decente , tab dei menu che rimbalzano da una parte all'altra dello schermo , codice pesante, librerie e prototype di js lasciati commentati nel codice sorgente(grazie).
Il logo sembra una macchia di vino su un tavolo del clan.
[...]
ho fatto un test di validazione del sito con il Validator del W3C (http://validator.w3.org/) su una pagina a caso(http://www.isiafaenza.net/attivitascuola/219/247/schedabase.asp), risultato:
27 errori di linguaggio. [...] "

Scriveva così il mio amico come commento a un post sul nuovo sito dell'isia, pubblicato su Design is not dead il 26 agosto 2006. Non è ancora cambiato niente nel sito, dunque ne approfitto per segnalare l'errore in modo da apporre le dovute modifiche quanto prima.


Qui è visualizzato uno screenshot di 3 pagine del sito con indicate le zone "sbagliate".

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posted by alex at 12:44 | 0 comments
giovedì, gennaio 25, 2007
Le Accademie di belle arti, l’Accademia nazionale di arte drammatica, l’Accademia nazionale di danza, gli Istituti superiori per le industrie artistiche, i Conservatori di musica e gli Istituti musicali pareggiati costituiscono il sistema italiano dell’Alta Formazione Artistica e Musicale (AFAM); la loro diffusione territoriale è frutto e testimonianza della ricchezza delle tradizioni artistiche che l’Italia vanta da molti secoli, sì da essere considerata universalmente la culla dell’arte e da vantare sul suo territorio il 65% del patrimonio dei capolavori di tutto il mondo.

La legge 508/99 ha riformato il settore artistico-musicale, recependo il dettato costituzionale che prevede all’articolo 33 il sistema della formazione artistica parallelo al sistema universitario. La legge 268/02 ha introdotto alcune modifiche che stabiliscono l’equipollenza tra i diplomi rilasciati dalle Istituzioni prima della legge di riforma e le lauree di primo livello, e che attestano il valore abilitante del diploma rilasciato dalle Scuole di Didattica della Musica ai fini dell’insegnamento nelle scuole secondarie. Il Decreto del Presidente della Repubblica 132/03 ha dotato le istituzioni dell’autonomia statutaria, regolamentare e organizzativa ed il successivo DPR 212/05 ha emanato le norme relative ai regolamenti didattici per l’istituzione dei nuovi corsi di studio. Nel 2006, con decreto ministeriale, sono stati individuati i nuovi settori disciplinari. Gli altri regolamenti previsti dalla Legge di riforma sono ancora in via di emanazione.

In tutte le istituzioni AFAM sono state attuate negli ultimi anni iniziative sperimentali che hanno ampliato la tradizionale offerta formativa consentendo agli studenti di conseguire diplomi accademici di primo e di secondo livello anche in nuovi settori disciplinari. Nei corsi sperimentali viene generalmente utilizzato un sistema di crediti formativi basato sul Sistema europeo di accumulazione e trasferimento dei crediti (ECTS): 180 crediti per il triennio di I livello e 120 crediti per il biennio di II livello.

Complessivamente le istituzioni AFAM contano circa 70.000 studenti iscritti, tra cui una significativa quota di studenti stranieri (4,5%), 9.241 docenti e 2.383 non docenti. La mobilità internazionale è storicamente molto sviluppata presso le Accademie di belle arti, e dal 2000, grazie alla legge di riforma, anche l’Accademia nazionale di danza, i Conservatori di musica e gli Istituti musicali pareggiati partecipano ai programmi europei per la mobilità di studenti e docenti.

[...]

Istituti Superiori per le Industrie Artistiche

Gli ISIA, nati trenta anni fa a Faenza, Urbino, Firenze e Roma, sono istituti statali di livello universitario, ed equiparati giuridicamente alle Accademie di belle arti, finalizzati alla formazione di designer progettisti per imprese produttrici di beni e servizi. Il design ha assunto un ruolo di protagonista nello sviluppo dell’economia italiana e mondiale. La necessità di formare designers altamente qualificati ha portato agli inizi degli anni ’60 alla nascita di corsi di Disegno industriale in seguito trasformati negli ISIA. Questi istituti prevedono corsi triennali propedeutici e corsi biennali di specializzazione a numero chiuso e ridottissimo; sono caratterizzati da un particolare flessibilità del piano degli studi e degli incarichi di docenza, proposti annualmente da un Consiglio Accademico a qualificati professionisti ed importanti personalità del mondo dell’arte e della cultura. Gli ISIA di Faenza, Firenze e Roma sono finalizzati alla formazione professionale nel settore dell’industrial design, l’ISIA di Urbino opera nell’ambito della comunicazione visiva.

ECTS ed il sistema italiano

Attualmente il sistema ECTS si basa su una definizione di crediti e su procedure ampiamente condivise a livello europeo, che sono state interamente acquisite dalla legislazione italiana (DM 508/99 e DM 270/04). Secondo la definizione europea (ECTS Key Features, 2002), "il credito ECTS è basato sul carico di lavoro richiesto ad uno studente per raggiungere gli obiettivi formativi di un corso di studio, obiettivi preferibilmente espressi come risultati di apprendimento previsti e competenze da acquisire. Il carico di lavoro include il tempo dedicato a tutte le attività di apprendimento". Tale definizione coincide perfettamente con quella riportata nel DM 270/04 (ed adottata per analogia dalle istituzioni dell'Alta Formazione Artistica e Musicale) che recita: "Il Credito Formativo Universitario (CFU) è la misura del volume di lavoro di apprendimento, compreso lo studio individuale, richiesto ad uno studente in possesso di adeguata formazione iniziale, per l'acquisizione di conoscenze ed abilità nelle attività formative previste dagli ordinamenti didattici dei corsi di studio " (art. 1). Per definizione, quindi, i crediti ECTS/CFU si basano sui tempi di apprendimento (piuttosto che di insegnamento) e sui risultati dell'apprendimento (piuttosto che sui contenuti dei piani di studio), intesi non solo come conoscenze ma anche come abilità.
In conformità al sistema europeo, la 270/04 attribuisce ad ogni anno di studio a tempo pieno il valore convenzionale di 60 crediti. Inoltre, attribuisce a ciascun credito il valore assoluto di 25 ore di impegno dello studente, per un totale di 1500 ore annue; analogamente il valore assoluto di un credito negli altri sistemi europei oscilla fra 25 e 30 ore. ECTS prevede anche che i valori numerici in crediti attribuiti alle singole attività formative siano accompagnati da descrizioni delle conoscenze ed abilità da acquisire nei tempi di apprendimento indicati; descrizioni che gli atenei italiani stanno elaborando - insieme ad altre informazioni sui Corsi di Studio – per utilizzarle come Allegati al Diploma Supplement. In quanto sistema di accumulazione, il sistema di crediti italiano richiede l'accumulazione di 180 crediti per il conseguimento della Laurea e di 120 crediti per il conseguimento della Laurea magistrale, secondo le indicazioni dei Regolamenti Didattici dei Corsi di studio.
Come previsto in ECTS, anche nel sistema italiano "i crediti corrispondenti a ciascuna attività formativa sono acquisiti dallo studente con il superamento dell'esame o di altra forma di verifica del profitto" (art. 5/4). Per quanto riguarda il trasferimento dei crediti, la normativa italiana - in analogia ai principi europei - chiarisce "che il riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti dallo studente ai fini della prosecuzione degli studi compete alla struttura didattica che accoglie lo studente, con procedure e criteri predeterminati stabiliti nel Regolamento Didattico di Ateneo" (art. 5/5). Nell'art. 5/7 dello stesso DM 270/04 esiste anche un' esplicito riferimento alla possibilità di riconoscere come CFU anche conoscenze ed abilità in ambiti professionali o formativi extra-universitari.

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posted by alex at 17:40 | 0 comments
mercoledì, gennaio 24, 2007
Ecco cosa sto facendo in questi giorni...:

una suggestione...


"Lo Stand copre 48mq disposti su 12x4m piani. Il tema affrontato è quello del labirinto, che - di comune accordo - esprime in maniera unitaria il concetto di METAPROGETTAZIONE che, aldilà dei campi di approfondimento dei rispettivi ISIA, delinea la maniera di affrontare il progetto, l'idea che si insegna durante gli anni di studio. "

(>>continua su isia.splinder.com)


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posted by alex at 00:12 | 0 comments
sabato, gennaio 06, 2007




Interessantissimo articolo online che stila una classifica di 21 eventi/cose/compagnie/scuole che stanno influenzando o hanno già incominciato ad influenzare le tendenze della progettazione nel mondo. Ovviamente tutto è discutibile se vogliamo, ma ne vale veramente la pena rifletterci su...

In ordine:
  1. Ikea (" If it wasn’t for Ikea, most people would have no access to affordable contemporary design");
  2. Prototipazione rapida ("Rapid prototyping is perhaps the most revolutionary fabrication technique since the invention of the potter’s wheel");
  3. Easyjet ("It costs a London-based designer less than £50 to fly to Milan; in the US, even the cost of inter-city flights is prohibitive");
  4. La settimana del design di Milano ("Milan Design Week - the official furniture fair - is still by some margin the world’s premier occasion for product launches and networking");
  5. La Design Academy di Eindhoven (patria del Droog - "After a few years in the doldrums, the Dutch design scene is back as a major force – and Design Academy Eindhoven is the crucible of it all");
  6. Alice Rawsthorne ("The row between the London's Design Museum’s director Alice Rawsthorn and vacuum cleaner magnate James Dyson, who resigned as chair of the trustees in disgust at Rawsthorn’s policies");
  7. Copiare ("It’s getting easier and easier to rip off someone else’s ideas, and the implications for people who come up with them in the first place are profound");
  8. i fratelli Bouroullec ("Most designers simply iterate existing ideas; French duo Ronan and Erwan Bouroullec are among the few who consistently come up with new typologies");
  9. i Blog ("Computers and the internet are changing the way designers work in myriad ways, but we’ve settled on blogs as the phenomenon that is having the greatest impact right now");
  10. Midsummer Light ("2004 Midsummer light took the idea a step further, consisting of two flat-packed sheets of Tyvek (the high-strength paper used for DHL envelopes) stamped with delicate floral patterns that are literally draped over a bare light bulb");
  11. il LitTraCon ("LitTraCon could spell the end to the grass-roots distaste for exposed concrete");
  12. il Readymade ("The world of design is appropriating readymade objects as never before, and the evidence is clear from student work to products like Maarten Baas’s scorched furniture");
  13. la Corea del Sud ("South Korea has the most extensive government-sponsored policy on the promotion of design in the world, and by 2007 the country is aiming to be the world design leader in the digital era");
  14. Rei Kawakubo ("While some say Rei Kawakubo is no longer the cutting edge of fashion design, she with her fashion label Comme des Garcons is one of the most savvy cultural figures around...");
  15. Ora Ito ("...it’s the story of how he rose to prominence that makes him influential");
  16. Naoto Fukasawa ("Naoto Fukasawa is changing the way we think about Japanese electronic products – and changing the way Japanese corporations think about them, too");
  17. l'Entropia ("In design, entropy can be used as an umbrella term to describe the increasing number of practitioners exploring ways of introducing chaos, decay and error into their work");
  18. il Nintendo DS ("Nintendo’s new DS handheld console not only offers an entirely new way of playing videogames – it also represents a quantum leap forward in the way people interact with electronic devices");
  19. Tony Dunne e Fiona Raby (" London duo Tony Dunne and Fiona Raby, however, are pioneering a type of design that explores the social significance of objects");
  20. Murray Moss ("New York’s Moss store in Soho is probably the most important design shop in the world");
  21. Yves Behar ("Thirty-eight-year-old Yves Béhar is proving that you don’t need a Jonathan Ive-style aesthetic dictatorship to make beautiful objects for corporate giants").

per saperne di più: ICON MAGAZINE

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posted by alex at 20:42 | 2 comments


A Esdi é um centro de educação superior em design vinculado à Universidade do Estado do Rio de Janeiro.

O design, ou desenho industrial, é a área do conhecimento que trata do planejamento, da programação e do projeto dos objetos com os quais o homem lida em seu cotidiano, assim como dos ambientes em que mantém seu espaço de vida.

A atividade de design pode ser desenvolvida em vários níveis e especialidades, e é no sentido de proporcionar uma formação ampla, onde seu sentido básico venha a ser compreendido sob forma aprofundada, que a Esdi vem operando em seus mais de quarenta anos de existência.

O curso de graduação se desenvolve em cinco anos, oferecendo habilitação integral em design (desenho de produto e comunicação visual). O ingresso é feito anualmente através de concurso vestibular promovido pela Uerj.

A Esdi está instalada em um conjunto de prédios na Lapa, centro do Rio, onde possui, além de salas de aula, oficinas de madeira, metal, gráfica, laboratórios de fotografia e informática, biblioteca especializada e salas de pesquisa.

link: veja o site oficial ESDI

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posted by alex at 20:30 | 0 comments


Droog is an award winning Netherlands design collective which designs and manufactures furniture and architectural features.

Droog Design was founded in 1993 by Gijs Bakker and Renny Ramakers. They started off by putting together design presentations reflecting a clear spirit of the times. In 1996 they extended their sphere of activities by initiating experimental projects and one year later Droog received its first commission from a company. In 2003 Droog B.V. was set up alongside the Droog Design Foundation, for the production and distribution of the Droog product collection. Since the end of 2004, the Droog headquarters, droog@home, has been situated in Amsterdam, combining a shop, an exhibition room, a library and a kitchen where design dinners are cooked.

Activities

* projects & product development
- Droog initiates projects and is also commissioned by international firms and institutions such as Mandarina Duck, Bang & Olufsen, Levi Strauss and British Airways. Droog projects can result in a single product, developed by an individual designer, or in group shows presenting a coherent series of variations on a theme.
* exhibitions
- Droog organises travelling exhibitions showing Droog collection products. In its own gallery droog@home Droog presents young (inter)national design talents in the field of conceptual design.
* education
- Droog lectures world-wide at congresses and seminars. Since 2001 Droog is head of the Masters Design course IM: Identity, Industrial and Interior Masters Industrial Design studio at the Design Academy Eindhoven.
* publications
- Droog takes position with provocative publications, both in terms of content and form. The design of Droog’s catalogues is as much a statement as the texts and products they contain.

Droog collection

The Droog collection is curated by Renny Ramakers and Gijs Bakker and consists of over 180 products by more than a hundred designers. As Droog Design is not a style, but rather a view on design in the 21st century, the founders of Droog prefer to have the initiative in the contact with designers, to ensure that new ideas have not been inspired by exisitng Droog products but represent innovative and creative concepts.

Fonte: Wikipedia - Droog Design
Wikipedia - Design Academy Eindhoven

* A Monaco, fino al 14 gennaio, presso Haus der Kunst è in programma una tappa della mostra itinerante simply droog - 10 + 1 years of avant-garde design from the Netherlands, retrospettiva dei Droog Design. Per l’occasione, le diverse creazioni relizzate negli ultimi 10 anni, sono presentate in dieci stanze, ciascuna dedicata a un tema, come “Familiar - Unfamiliar”, “Experience” e “Tactility”. Inoltre fotografie, video, disegni e modelli completano la documentazione della storia dei designer olandesi. www.hausderkunst.de. (notizia da Interni - Newsweekly)

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posted by alex at 19:53 | 0 comments
Se non sapevate che ormai la cucina francese non è più la migliore del mondo (e comunque da bravo italiano non l'ho mai creduto) intesa come nouvelle cuisine è ora di aggiornarsi. Al giorno d'oggi gli chef di tutto il mondo fanno a gara non in termini di qualità della loro cucina (perchè per essere buoni chef - si sa - come minimo ciò che cucini dev'essere sempre sublime...) ma in termini di creatività.

una Caprese diversa dal solito, ma gli ingredienti sono sempre gli stessi, freschi e sani!

Dunque ha senso parlare di Design del cibo e progettazione alimentare (anche se il termine, se permettete, non suggerisce niente di sano...;-). " La corrente di pensiero è di stampo culturale-filosofofico e vede il cibo come argomento di ricerca. Gli alimenti come i prodotti di Design nascono per soddisfare un'esigenza dell'uomo [...] " e ancora "Food Design Studio è un movimento di libero pensiero nato agli inizi del 2003 che riunisce esperienze e conoscenze di Chef, Designer, Tecnologi, Chimici, Fisici e Scienziati. allo scopo di esplorare il cibo e l'alimentazione sotto tutti gli aspetti. [...] Prevede di studiare e adottare un piano che parte preventivamente in modo organizzato e ordinato da un'idea e si sviluppa per passi programmati fino ad arrivare alla realizzazione dell'obiettivo."


La Progettazione di Portata

Per evitare di creare squilibri di comunicazione, il campo che contiene l'alimento, deve mantenere basso l'impatto di contrasto formale con il contenuto.
Per possedere un corretto impatto espressivo, la portata deve creare armonia, mantenendo un'equilibrata interazione tra il piatto e l'alimento. Occorre ricordare che in una portata è il piatto ad essere a servizio dell'alimento e non viceversa. Se un piatto produce un impatto estetico eccessivo o possiede una forza espressiva che lo fa spiccare rispetto al suo contenuto avrà la netta tendenza a sovrastarlo creando uno squilibrio di abbinamento a discapito dell'alimento e della sua presentazione. (>>continua su fooddesign.it)

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posted by alex at 18:02 | 0 comments

Sto lavorando sulla mia tesi che avrà molto a che fare con il prossimo Salone del Mobile 2007 (18-23 Aprile). Io e altri 11 ragazzi, tutti studenti ISIA dei rispettivi istituti di Firenze, Roma e Urbino, stiamo lavorando sulla campagna promozionale che interesserà l'intervento dei 4 istituti riuniti (per la prima volta dopo quasi 30 anni!) proprio al Salone Satellite. Il tutto si concluderà con l'allestimento di un doppio stand (su 48 mq) di cui, giustamente, non si può ancora parlare...;-)


L'invito è rivolto a tutti gli interessati al mondo del Design, venite a Milano a visitarci...non mancheranno sorprese, potete scommetterci!


link: fuorisalone.it, zonatortona.it, polidesign.net, designboom.com, des+gn Mais

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posted by alex at 17:27 | 0 comments